I satelliti di Copernicus aiutano a proteggere le zone costiere europee

01 dicembre 2020

Quale ruolo hanno i satelliti nella gestione sostenibile delle zone costiere? Telespazio Iberica, insieme ad altre realtà del settore della geoinformazione, ha da poco terminato la prima parte del progetto Coastal Zone, pensato per il monitoraggio delle aree del continente che si affacciano sul mare.

Le zone costiere sono fondamentali per l’economia europea. Basti pensare che il 40 % della popolazione dell’Unione Europea vive a 50 km dal mare e che più di un terzo del PIL del continente è generato in queste aree. E non solo, perché ben il 75% del commercio estero del continente è trasportato via mare.

Tuttavia, il ruolo di crocevia di persone e traffici di merci delle coste comporta un costo per l’ambiente in termini di inquinamento, erosione e perdita di habitat. Le minaccia che incombe su queste zone impone una loro gestione sostenibile, in grado di coniugare gli interessi dello sviluppo con la necessità di mantenere gli ecosistemi marini sani e resistenti.

Per questo, fin dal 2013, l’Unione Europea si è impegnata nel mettere in campo politiche in grado di pianificare lo spazio marino e integrare tutte le politiche degli Stati nazionali sull’argomento.

Essenziali per raggiungere quest’obiettivo sono i dati satellitari del programma europeo Copernicus che consentono un’analisi temporale e spaziale altrimenti impossibile e aiutano così le autorità a stabilire politiche a lungo termine.

Nell’ambito del programma Copernicus - Land Monitoring Services (CLMS) e in stretta collaborazione con il Marine environment monitoring service (CMEMS), è nato pertanto il prodotto Coastal Zone, a cui ha partecipato con un ruolo di primo piano Telespazio Iberica, società controllata di Telespazio con sedi a Barcellona e Madrid. 

Nei giorni scorsi CLMS ha reso pubblici i dati il 100% dei dati consegnati a settembre del progetto Coastal Zone di cui fanno parte, oltre a Telespazio Iberica, anche Planetek Italia, Planetek Hellas e Geoville. Insieme hanno fornito i dati dell’intera attività di monitoraggio delle coste, per gli anni di riferimento 2012 – 2018. 

Coastal Zones, in particolare, include la mappatura delle aeree costiere e l'evoluzione degli usi del territorio nel periodo di riferimento, e rende visibile come l’intervento umano abbia modificato il territorio. Grazie ai dati del progetto, le autorità europee avranno così a disposizione uno strumento per prendere decisioni di lungo periodo per garantire la sostenibilità dell’ambiente in cui viviamo.

Il progetto Coastal Zone è solo l’ultimo esempio di come lo spazio e la sostenibilità siano due mondi strettamente connessi. Si tratta di un legame che il Gruppo Telespazio ha fatto profondamente suo e che viene confermato nel lavoro di tutti i giorni, dedicato al pianeta e alla sua tutela.

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