La nostra storia
Il 18 ottobre 1961 Carlo Enrico Martinato, presidente di Italcable, e Marcello Rodinò di Miglione, amministratore delegato della RAI, firmano l’atto costitutivo di Telespazio con l’obiettivo di partecipare alle sperimentazioni nel campo delle telecomunicazioni via satellite. Guidati da Piero Fanti, tecnici e ingegneri di Telespazio diedero il via dal Fucino a un’avventura straordinaria contribuendo ad aprire all’Italia le porte dello Spazio.
Il 18 ottobre, sotto gli auspici del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e del Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni, Italcable e Rai danno vita a Telespazio.
Telespazio firma memorandum d’intesa con la NASA per la partecipazione ai test sui satelliti Telstar e Relay. Nello stesso anno il Ministero delle Telecomunicazioni assegna in via esclusiva a Telespazio l’impianto e l’esercizio di sistemi sperimentali per telecomunicazioni basate su satelliti artificiali.
La Stazione sperimentale del Fucino (L’Aquila) riceve i primi segnali dal satellite Telstar e, a distanza di pochi mesi, la prima immagine fotografica. Nello stesso anno la STET (Società Torinese per l'Esercizio Telefonico) diventa azionista di Telespazio insieme con Italcable e RAI.
Il Fucino trasmette il primo segnale televisivo attraverso il satellite Telstar. A ottobre, in occasione delle Olimpiadi di Tokyo, il Centro spaziale riceve la prima trasmissione sperimentale televisiva tv in diretta, grazie al satellite SYNCOM 3 della NASA.
Telespazio firma il primo accordo con Intelsat e, a giugno, inizia il servizio commerciale tra Nord America ed Europa con il coinvolgimento della Stazione del Fucino.
Il 27 agosto il Presidente del Consiglio Aldo Moro inaugura ufficialmente il Centro Spaziale del Fucino, in Abruzzo. Un mese prima era entrata in servizio la prima grande antenna parabolica da 30 metri in grado di coprire l’area atlantica.
INTELSAT e Telespazio firmano un accordo per i servizi di telemetria e controllo remoto sui satelliti dell’operatore statunitense.
Il 20 luglio, le storiche immagini del primo sbarco sulla Luna sono visibili in Europa grazie anche alle antenne del Fucino, uno dei quattro centri europei in grado di ricevere segnali tv via satellite da tutto il mondo.
Il 29 luglio, attraverso un’antenna da 8 metri di diametro trasferita via mare a Kampala, Telespazio trasmette in mondovisione le immagini della visita di Papa Paolo VI in Uganda.
Gli anni Settanta rappresentano per Telespazio una fase di espansione e di diversificazione delle attività: alle telecomunicazioni e al controllo in orbita dei satelliti si aggiunge l’osservazione della Terra. Entra in attività un secondo centro spaziale a Gera Lario (Como) e Telespazio partecipa allo sviluppo del programma Sirio, il primo satellite italiano per telecomunicazioni lanciato nel ’77.
L’8 luglio entra in servizio la seconda grande antenna al Centro Spaziale del Fucino, dedicata ai servizi sull’Oceano Indiano.
A ottobre Telespazio firma un accordo con il CNR per la gestione del programma satellitare sperimentale SIRIO.
Il Centro Spaziale del Fucino riceve le prime immagini telerilevate dai satelliti per l’osservazione della Terra LANDSAT. Nel maggio del 1974 era stato firmato un Memorandum di Intesa fra la Nasa e Telespazio per la ricezione di dati dai satelliti statunitensi.
Dopo quello del Fucino, Telespazio inaugura un altro importante centro spaziale. Dopo un anno di lavori, il 10 marzo entra in funzione il Centro Spaziale del Lario, in provincia di Como.
Al Centro Spaziale del Fucino viene inaugurata la sala per le attività di Telemetria, Comando e Controllo dei satelliti INTELSAT.
Telespazio si conferma protagonista nel settore delle comunicazioni satellitari. La società partecipa allo sviluppo di importanti programmi nazionali come Italsat. Si lavora alla realizzazione della prima rete satellitare per le telecomunicazioni d’emergenza (Argo) e si inaugurano due nuovi centri spaziali a Scanzano (Palermo) e a Matera. Negli stessi anni nasce l’Agenzia Spaziale Italiana.
Telespazio e il CNR (Centro Nazionale Ricerche) firmano un contratto per gli studi preliminari sul satellite italiano Italsat.
Su incarico del CNR Telespazio realizza a Matera, in Basilicata, il Centro per le operazioni di Geodesia spaziale. Nel 1985 il Centro viene inaugurato e sarà gestito da Telespazio.
Il 24 marzo Papa Giovanni Paolo visita il Centro Spaziale del Fucino di Telespazio e invia un messaggio di pace a tutti lavoratori del mondo.
Il 30 aprile l’Istituto CNUCE di Pisa del CNR viene collegato alla rete statunitense ARPANET. L’Italia è così la quarta nazione a essere connessa alla rete che sarà conosciuta come Internet. Il collegamento fu possibile grazie a una rete satellitare realizzata da CNR, Telespazio e Italcable e operata dal Centro spaziale del Fucino.
Tra il 1986 e il 1987 Telespazio costruisce in Sicilia il suo terzo centro spaziale. Il Centro per le telecomunicazioni satellitari di Scanzano è inaugurato nel 1987 in provincia di Palermo.
I primi anni ’90 si caratterizzano per la messa in orbita della nuova generazione di satelliti italiani di telecomunicazioni Italsat. Sono anche gli anni della televisione via satellite e dell’accrescimento delle capacità tecnologiche di Telespazio nel campo della gestione in orbita dei satelliti, con il nuovo satellite scientifico Sax. Anche l’osservazione della Terra conosce una nuova stagione, con l’utilizzo di sensori radar a bordo dei primi satelliti ERS (European Remote-Sensing satellite). Dalla stazione di Matera, operativa dal 1994, Telespazio si preparerà alle nuove sfide del Duemila, affrontando anche i mutamenti e i riassetti societari che si imposero al settore delle telecomunicazioni.
Il 16 gennaio viene lanciato il satellite italiano per le telecomunicazioni Italsat F1. Telespazio è responsabile del controllo in orbita. Il 30 maggio entra in servizio il sistema ARGO, realizzato da Telespazio per la protezione civile italiana, prima rete chiusa con antenne fisse e trasportabili per le comunicazioni di emergenza.
Diviene operativo il centro Spaziale di Matera di Telespazio, dedicato alle attività di Osservazione della Terra. A Buenos Aires viene costituita la società Telespazio Argentina.
Il 30 aprile viene lanciato il satellite scientifico italiano Beppo Sax. Telespazio gestisce le operazioni in orbita.
Costituita a Rio de Janeiro la seconda società controllata in America Latina, nasce Telespazio Brasil.
In collaborazione con il socio locale Radiocom, Telespazio costituisce a Bucarest la società RARTEL, di cui detiene la maggioranza.
Telespazio partecipa alla fase di definizione del programma europeo di navigazione satellitare Galileo.
Nel 2002 Telespazio entra a far parte del Gruppo Finmeccanica: ha inizio una nuova e importante fase per lo sviluppo di una società divenuta uno dei principali operatori mondiali nel campo dei servizi satellitari. Dal 2005 Telespazio diviene parte della Space Alliance e una joint venture tra Finmeccanica (67%) e Thales (33%). La società partecipa in questi anni allo sviluppo dei più significativi programmi spaziali nazionali e internazionali, quali Galileo, EGNOS, COSMO-SkyMed, SICRAL e GMES.
Il 7 febbraio lanciato SICRAL 1 (Sistema Italiano per comunicazioni riservate e ALlarmi, primo satellite del sistema italiano per le comunicazioni militari. Telespazio gestisce le attività LEOP (Launch and Early Orbit Phase) e il primo anno di vita operativa del satellite, trasferendo in seguito tutte le funzioni al Centro di controllo della Difesa a Vigna di Valle (Roma).
A dicembre Telespazio entra a far parte del Gruppo Finmeccanica, successivamente denominato Leonardo.
Il 25 luglio Telespazio acquisisce il controllo della società tedesca GAF AG, specializzata nei servizi satellitari di Osservazione della Terra.
Viene fondata Space Alliance, insieme a Thales Alenia Space (joint venture tra Thales, 33%, e Leonardo, 67%). Telespazio diventa una joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%). La Space Alliance offre una gamma completa di soluzioni che coprono l'intera catena del valore spaziale, dalla produzione di satelliti ai servizi innovativi, per operatori, governi e agenzie spaziali.
Il 7 giugno viene lanciato in orbita il primo dei quattro satelliti radar di prima generazione COSMO-SkyMed, il sistema italiano di osservazione della Terra ad uso duale. Telespazio ha realizzato il segmento di terra e gestisce il lancio in orbita del satellite.
Il 27 aprile viene lanciato GIOVE-B, secondo satellite della costellazione Galileo: il Centro Spaziale del Fucino gestisce le operazioni di LEOP e il controllo del satellite.
Il 20 aprile viene lanciato SICRAL 1B, il secondo satellite per le comunicazioni sicure del Ministero della Difesa italiano. Telespazio oltre a realizzare il segmento di terra gestisce le operazioni di lancio, posizionamento e collaudo in orbita del satellite. Avendo partecipato al finanziamento del programma, Telespazio commercializza parte della capacità trasmissiva di SICRAL 1B.
Nel novembre 2010 viene lanciato il quarto satellite della costellazione COSMO-SkyMed, i cui innovativi servizi nel campo dell’osservazione della Terra hanno ampliato l’offerta commerciale a molteplici impieghi civili, oltre che militari. Nel 2014 è lanciata la prima “Sentinella” del programma Copernicus dell’ESA. La scienza torna a far parte della quotidianità del Fucino con il programma Agile, per lo studio delle sorgenti di radiazioni gamma nel cosmo. Attraverso le proprie aziende, inoltre, Telespazio è coinvolta nei maggiori programmi di esplorazione dell’universo, come Rosetta e Gaia.
In ottobre Spaceopal, joint venture paritetica tra Telespazio e DLR GfR (azienda dell’agenzia spaziale tedesca) si aggiudica il contratto relativo alle operazioni del programma Galileo. Una seconda gara sarà vinta nel 2016. Il 20 dicembre viene inaugurato presso il Centro Spaziale del Fucino il Centro di Controllo Galileo (GCC-I), che gestirà i satelliti e il segnale del sistema europeo di navigazione satellitare.
Telespazio compie 50 anni e festeggia tale ricorrenza con un evento e una mostra al Museo dell’Ara Pacis di Roma. Nello stesso anno Telespazio acquisisce l’azienda britannica VEGA, che assume la denominazione di Telespazio VEGA UK.
La fusione in Telespazio France di Fileas Sas e VEGA Technologies Sas rafforza la presenza dell’azienda in Francia. Nello stesso anno, dalla fusione tra VEGA Space GmbH e Telespazio Deutschland GmbH nasce Telespazio VEGA Deutschland, oggi Telespazio Germany.
Il 6 febbraio va in orbita ATHENA FIDUS, satellite franco-italiano per telecomunicazioni duali in banda larga. Telespazio gestitisce i servizi di lancio, il LEOP, la fase di IOT partecipa alla realizzazione del segmento di terra. Il 3 aprile è il turno di Sentinel 1A, prima “sentinella” ambientale del programma europeo Copernicus di cui Telespazio è partner industriale.
In febbraio e-GEOS (Telespazio 80%, ASI 20%) vince la gara della Commissione Europea per fornire mappe satellitari per la gestione delle emergenze. A luglio è firmato il contratto che dà il via a COSMO-SkyMed Seconda Generazione. Telespazio si aggiudica lo sviluppo del segmento di terra e la logistica integrata delle operazioni.
Il 5 dicembre viene lanciato GÖKTÜRK-1, satellite turco per l’osservazione della Terra. Il programma è realizzato da Telespazio con Thales Alenia Space.
Il primo agosto viene lanciato OPTSAT-3000, satellite ottico per l’Osservazione della Terra della Difesa Italiana. Telespazio è il primo contraente alla guida di un gruppo internazionale di aziende. Il 15 settembre la Space Alliance formata da Telespazio e Thales Alenia Space sigla una partnership con la società statunitense Spaceflight Industries per realizzare la costellazione BlackSky per l'Osservazione della Terra.
La Space Alliance formata da Telespazio e Thales Alenia Space acquisice una partecipazione in NorthStar Earth and Space, la società canadese che lancerà il più avanzato sistema satellitare per il monitoraggio dell’ambiente terrestre e del near space.
Il 22 marzo è lanciato il satellite ottico iperspettrale PRISMA dell’ASI. Telespazio ha realizzato il Segmento di Terra – che comprende il centro di controllo della missione al Fucino e il centro di acquisizione ed elaborazione dei dati a Matera – e ha gestito il LEOP (Launch and Early Orbit Phase) e le attività di test in orbita del satellite.
Gli anni Venti si aprono con l’emergenza mondiale legata alla pandemia COVID-19. Allo stesso tempo, per Telespazio c’è sempre più la consapevolezza del legame tra innovazione e sostenibilità e dell’importanza nel fornire servizi e applicazioni spaziali in grado di avere un reale impatto sulla vita dei cittadini.
Telespazio ed e-GEOS presentano piattaforme di servizi basati su tecnologia satellitare per supportare le istituzioni sanitarie durante l’emergenza Coronavirus. A Nel mese di ottobre, insieme con Leonardo, l’Ospedale Bambin Gesù ed ENAC, vien sperimentata con successo la piattaforma T-DROMES, progettata per gestire flotte di droni.
Telespazio festeggia i suoi 60 anni con la pubblicazione di un libro e una serie di iniziative legate al futuro dell’azienda e dell’intero settore spaziale: un’occasione per raccontare le sfide del domani legate a sviluppo tecnologico, innovazione e ricerca della sostenibilità. Ma il 2021 è anche l’anno di due importanti traguardi: la nascita di Telespazio Belgium e l’avvio degli studi per il programma Moonlight dell’ESA.
A marzo Telespazio inaugura il nuovo teleporto satellitare di Maricà, in Brasile, che ospita anche il gateway per i servizi OneWeb e contribuisce a consolidare le capacità dell’azienda in tutta la regione. Nel corso dell’anno, inoltre, Telespazio rafforza il suo ruolo di operatore satellitare nel mercato istituzionale e della difesa grazie ad un accordo in esclusiva per la fornitura dei servizi di telecomunicazione offerti dal nuovo satellite Konnect VHTS di EUTELSAT, costruito da Thales Alenia Space.
Nel 2023 Telespazio ed e-GEOS confermano il ruolo di leader nel settore delle operazioni spaziali e della geoinformazione ottenendo importanti contratti nel programma IRIDE, la nuova “costellazione delle costellazioni” finanziata dal governo italiano con le risorse del PNRR e sotto la gestione dell’ESA e il supporto dell’ASI. Nel marzo del 2023, inoltre, e-GEOS vede confermata dal Joint Research Centre della Commissione Europea la gestione fino al 2029 del programma Emergency Management Service (EMS) - Rapid Mapping, che fornisce mappe e informazioni in caso di emergenze.