Al via i primi studi per PRISMA Seconda Generazione (PSG)

21 febbraio 2022

PRISMA Seconda Generazione (PSG) muove i suoi primi passi. L’Agenzia Spaziale Italiana ha affidato ad un raggruppamento temporaneo di imprese guidato da Thales Alenia Space, e che vede presenti anche Telespazio ed e-GEOS oltre a Leonardo e SITAEL, la realizzazione dello studio di fattibilità relativo alla nuova generazione della missione di Osservazione della Terra lanciata nel 2019.

Nell’ambito del consorzio, Thales Alenia Space sarà responsabile del design del sistema end-to-end e del nuovo satellite, mentre Leonardo del nuovo payload iperspettrale di PRISMA Seconda Generazione.

Telespazio, in particolare, sarà responsabile delle attività per la definizione del segmento di terra del programma PRISMA 2G, in particolare dei requisiti e dell’architettura di sistema.

e-GEOS, società di Telespazio (80%) e ASI (20%), sarà responsabile dell’analisi degli scenari di mercato in cui PRISMA 2G si troverà ad operare, e supporterà Leonardo nella definizione dei requisiti degli utenti.

Il contratto, della durata di 9 mesi, prevede lo studio di un progetto a elevato contenuto innovativo in grado di consentire lo sviluppo di nuove applicazioni di rilievo in ambito nazionale e internazionale, migliorando ad esempio il monitoraggio delle risorse naturali e dell’atmosfera, e rendendo disponibili i dati necessari per una più efficace gestione del territorio e del rischio ambientale.

La missione PRISMA (PRecursore IperSpettrale della Missione Applicativa) dell’ASI, lanciata in orbita nel 2019 a bordo di un vettore VEGA, è dotata dello strumento iperspettrale operativo più potente al mondo, in grado di lavorare in numerose bande disposte dal visibile al vicino infrarosso e fino all’infrarosso ad onde corte. 

A differenza dei sensori ottici passivi satellitari attualmente operativi, che registrano la radiazione solare riflessa dal nostro pianeta in un numero limitato di bande spettrali – tipicamente al massimo una decina – la strumentazione a bordo del satellite è in grado di acquisirne 240 (239 bande spettrali più il canale pancromatico). Questo permetterà di raffinare le conoscenze riguardanti le risorse naturali ed i principali processi ambientali in atto, come i fenomeni legati al cambiamento climatico.

 La tecnologia iperspettrale, infatti, permette di vedere più dell’occhio umano e di riconoscere non solo le forme degli oggetti ma anche quali elementi chimici contengono. 

La missione PRISMA2G sarà dotata di una strumentazione elettro-ottica iperspettrale realizzata da Leonardo ancora più avanzata, che offrirà prestazioni ancora più elevate per un numero crescente di applicazioni in risposta alle esigenze di istituzioni, comunità scientifica e industriale.

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