Questo quattordicesimo lancio va a rendere ancora più resiliente la rete di navigazione satellitare europea, aumentando così la capacità del sistema di garantire precisione, disponibilità e continuità del servizio. L’arrivo dei due nuovi satelliti rafforza la costellazione Galileo e rende più stabile e affidabile il segnale su scala globale per tutte le applicazioni e gli utenti che dipendono da un timing e da una geolocalizzazione estremamente precisi: trasporti, telecomunicazioni, servizi di emergenza, infrastrutture digitali e sistemi di mobilità intelligente.
Subito dopo il lancio, le attività più delicate della missione — la Launch and Early Orbit Phase (LEOP) — sono state affidate a Spaceopal, la joint venture paritetica tra Telespazio e DLR/GfR responsabile della gestione operativa e della manutenzione del sistema Galileo. In questa fase, fondamentale per l’avvio della vita operativa dei nuovi satelliti, Spaceopal ha curato l’acquisizione dei primi segnali e avviato le verifiche e le manovre necessarie per il loro corretto posizionamento in orbita.
In qualità di Galileo Service Operator, Spaceopal è responsabile delle operazioni e gestisce sia la componente spaziale che quella di terra del programma. Le sue attività includono il controllo della costellazione e della missione Galileo attraverso l’utilizzo coordinato dei segmenti di terra ospitati presso i due Galileo Control Center del Fucino (Italia) e di Oberpfaffenhofen (Germania), e presso i siti remoti distribuiti intorno al globo, l’implementazione e gestione della rete di trasmissione dati del sistema Galileo, la supervisione della sicurezza, della logistica, della manutenzione e del monitoraggio delle prestazioni dell’intero sistema.
Le attività operative svolte da Spaceopal assicurano la fornitura dei servizi di navigazione e la disseminazione dei dati agli utenti con l’obiettivo di mantenere alta la qualità e l’affidabilità delle prestazioni di Galileo a livello globale.
Un contributo determinante al successo di Spaceopal e alla qualità del servizio complessivamente erogato arriva dalle infrastrutture e dalle competenze di Telespazio, parte del Gruppo Leonardo, impegnata all’interno del Galileo Control Center Italiano nel monitoraggio ed aggiornamento continuo del messaggio di navigazione e nel coordinamento degli asset di terra. Il Centro spaziale del Fucino è uno dei pilastri operativi del programma Galileo e garantisce la continuità dei servizi nei momenti chiave della missione.
Un ruolo altrettanto strategico è quello di Leonardo, che fornisce ai satelliti Galileo alcune delle tecnologie più sensibili.
Oltre al contributo di Telespazio per i servizi di Galileo, Leonardo fornisce al programma Galileo anche alcune tecnologie chiave. A bordo di ogni satellite sono presenti due orologi atomic (Passive Hydrogen Maser - PHM), realizzati da Leonardo nel sito di Nerviano (Milano), che rappresentano il cuore della precisione di Galileo. Si tratta degli orologi atomici più accurati mai sviluppati per applicazioni di navigazione satellitare: la loro stabilità consente di accumulare un errore di appena un secondo nell’arco di milioni di anni, un livello di prestazione essenziale per garantire l’elevata accuratezza del posizionamento a Terra e della sincronizzazione temporale offerti dal sistema europeo di navigazione. Leonardo sta inoltre sviluppando una nuova tecnologia per gli orologi atomici dei futuri satelliti del programma.
Tutti i satelliti della costellazione dispongono inoltre dei sensori di assetto sviluppati da Leonardo nello stabilimento di Campi Bisenzio (Firenze), fondamentali per il controllo preciso dell’orientamento del satellite nello spazio.
Inoltre, per il Public Regulated Service (PRS) di Galileo - servizio di navigazione criptato per utenti autorizzati e applicazioni sensibili - Leonardo ha progettato e sviluppato a Genova i terminali utente e il software, composto da milioni di righe di codice, dei centri di sicurezza del servizio (Galileo Security Monitoring Centre).
Con questo lancio la flotta della Prima Generazione si avvicina ormai al completamento: restano in programma quattro ulteriori satelliti, che permetteranno di chiudere la configurazione attuale e aprire la strada alla transizione verso la Seconda Generazione di Galileo. La nuova fase del programma introdurrà capacità e prestazioni ancora più evolute, progettate per sostenere le esigenze del prossimo decennio e consolidare il ruolo strategico dell’Europa nel settore della navigazione satellitare.