Il programma Moonlight prevede la creazione di un'infrastruttura innovativa, progettata per fornire servizi di comunicazione e navigazione fondamentali per le future missioni lunari. Inoltre, l’interoperabilità con LunaNet, uno standard condiviso tra le principali agenzie spaziali internazionali, garantirà la cooperazione tra vari fornitori di servizi, aumentando l’affidabilità dell’intero sistema. L’infrastruttura sarà così composta:
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Lunar Space Segment: sarà costituito da una costellazione di cinque satelliti, di cui quattro dedicati alla navigazione e uno alla comunicazione. Questi satelliti forniranno servizi di comunicazione ad alta velocità e bassa latenza, oltre a segnali di navigazione precisi, permettendo atterraggi autonomi e mobilità di superficie. I satelliti saranno posizionati per garantire un’ampia copertura del Polo Sud lunare, un'area di particolare interesse per le future missioni, grazie alla presenza di risorse come il ghiaccio nei crateri di "eterna oscurità" e le "vette di eterna luce", ideali per l'energia solare.
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Lunar Earth Ground Segment: comprenderà tre stazioni di controllo sulla Terra, tra cui il Centro Spaziale del Fucino di Telespazio, che svolgerà un ruolo chiave nel monitoraggio e nella gestione dell’intera infrastruttura. Il Fucino, già protagonista nella trasmissione delle immagini dell'allunaggio dell'Apollo 11 nel 1969, sarà essenziale per garantire la continuità dei servizi e il collegamento tra la Luna e la Terra, coordinando tutte le operazioni della costellazione e supportando la rete di comunicazioni e navigazione.
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Lunar User Segment: sarà composto dai terminali necessari per la validazione del servizio una volta in orbita la costellazione.
Essendo il sistema basato su standard internazionali definiti da NASA, ESA e JAXA, il sistema supporterà i terminali lunari di navigazione e comunicazione aderenti allo standard.
L'implementazione del programma Moonlight avverrà in fasi, con il primo satellite, il Lunar Pathfinder, un satellite per il relay delle comunicazioni costruito da Surrey Satellite Technology Ltd (SSTL), che entrerà in servizio nel 2026. Successivamente, i servizi Moonlight verranno gradualmente distribuiti, con operazioni iniziali previste entro la fine del 2028 e piena operatività entro il 2030.
Moonlight non solo risponderà alle esigenze di esplorazione spaziale umana e robotica, ma creerà anche opportunità commerciali per l’industria europea all’interno della nascente economia lunare. La rete di satelliti consentirà alle missioni di comunicare in modo semplice ed efficiente, anche dalle regioni lunari non visibili dalla Terra, riducendo la necessità di comunicazioni Direct-to-Earth e migliorando l’efficienza operativa complessiva. Questo sistema sarà essenziale per abilitare nuove applicazioni, innovazioni tecnologiche e un’esplorazione sostenibile della Luna, con un impatto significativo sul contenimento dei costi delle missioni.
Inoltre, i segnali di navigazione forniti dai satelliti di Moonlight permetteranno un posizionamento estremamente preciso, riducendo la complessità dei sistemi di navigazione a bordo di lander, rover e orbiter. Ciò consentirà di risparmiare sui costi e facilitare la navigazione delle future missioni di esplorazione, sia umane che robotiche.