Garantire la sicurezza dei cittadini anche quando le reti di comunicazione sono interrotte: è questo l’obiettivo del progetto europeo AWARE, coordinato da Telespazio France e finanziato dall’Agenzia dell’Unione Europea per il Programma Spaziale (EUSPA). Il progetto ha raggiunto un nuovo traguardo con la seconda dimostrazione dal vivo del sistema di allerta pubblica, organizzata presso la sede di JCDecaux a Plaisir, nella regione dell'Île-de-France.
L’iniziativa ha mostrato come il segnale satellitare del Galileo Emergency Warning Satellite Service (EWSS) possa essere utilizzato per trasmettere messaggi di emergenza direttamente negli spazi pubblici, attraverso i pannelli informativi digitali di JCDecaux. In caso di allerta – come un evento meteorologico estremo, un incendio o un incidente industriale – il modulo AWARE consente di diffondere avvisi visivi e sonori in tempo reale, anche in assenza di rete mobile o connessione internet.
Durante la simulazione, che riproduceva un temporale violento e un incidente con materiali pericolosi nei pressi del centro cittadino, i pannelli digitali connessi al sistema hanno ricevuto il segnale via satellite e diffuso un messaggio di allerta immediato, dimostrando l’efficacia del collegamento con Galileo. Un risultato che conferma il potenziale dell’innovazione spaziale al servizio della sicurezza e della resilienza urbana.
L’evento ha riunito rappresentanti del consorzio AWARE, autorità di protezione civile e decisori pubblici, che hanno potuto osservare la rapidità e la precisione del sistema nel trasformare un segnale satellitare in un messaggio di allerta localizzato. La dimostrazione ha confermato la maturità tecnologica e operativa del modulo AWARE, pensato per integrare i sistemi di allerta esistenti e ampliare la capacità di comunicazione in caso di crisi.
Coordinato da Telespazio France, il progetto AWARE riunisce otto partner di quattro Paesi: CNES, FDC, JCDecaux e l’Università di Strasburgo (Francia); EENA (Belgio); Genasys (Spagna); e l’Autorità di Protezione Civile della Slovenia.
Dopo la prima dimostrazione in Slovenia, la tappa francese del 2025 conferma la robustezza e l’adattabilità del sistema anche in contesti urbani complessi, segnando un passo importante verso un’Europa più sicura, interconnessa e pronta ad affrontare le emergenze del futuro.