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#9 - Satelliti di vedetta su mari e oceani, il servizio Maritime di e-GEOS

Dallo spazio i sensori riescono a individuare attività illecite svolte anche da navi "fantasma”, come sversamenti e pesca illegale, contrabbando e potenziali attacchi a infrastrutture strategiche

In mezzo al mare, o all'oceano, lontano da ogni porto, solo l'occhio dei satelliti può attivare un soccorso, scovare attività illegali, avvertire di un pericolo. Serve un grande orizzonte e una vista acutissima per fungere da angeli custodi di navigatori o da guardiani a caccia di contrabbandieri, pescatori illegali, sversatori di liquami. Space Panorama, nella sua nona puntata, vi racconta come e-GEOS, usando i dati che piovono dall'orbita, assiste nel monitoraggio delle attività marittime clienti in tutto il mondo. A cominciare dalle istituzioni italiane.

"Accade molto frequentemente che le petroliere, per risparmiare, anziché lavare le loro cisterne interne nei porti, seguendo delle specifiche e costose procedure, utilizzino invece l'acqua di mare - racconta Filippo Daffinà, Deputy Head of Sales D&I, COSMO-SkyMed and Business Development di e-GEOS. Questo provoca, ovviamente, uno sversamento". La macchia di petrolio viene rilevata molto bene dai satelliti radar, perché il petrolio appiattisce la superficie del mare. E risulta anche molto facile risalire alla sorgente dello sversamento, la nave da cui è partita.

Tutti i "sensi” dei satelliti

Quello di individuare attività illegali in mare aperto è uno dei servizi forniti da e-GEOS nell'ambito della sorveglianza Maritime. I satelliti radar, infatti, possono "vedere" anche attraverso le nuvole, restituire le dimensioni di un'imbarcazione e la sua posizione. I satelliti sono diversi, ognuno con un tipo di sensore. Quelli ottici possono restituire le immagini delle attività in corso, la notte scrutano il buio a caccia di punti di luce. Particolari antenne riescono a captare le emissioni di radar di navigazione. Così si riescono a localizzare anche le navi che intendono restare nell'ombra: "Le navi di grandi dimensioni e quelle che trasportano passeggeri sono obbligate ad avere dispositivi di tracciamento sempre in funzione - riprende Daffinà - tuttavia, alcune decidono di mantenerli spenti, essenzialmente per operare in modalità dark. Poiché potenzialmente potrebbero essere coinvolte in attività illecite".

Queste capacità sono messe all'opera, per esempio, per monitorare le acque territoriali, il traffico marittimo, anche a scopo di sicurezza.

Servizi strategici come il supporto alla Marina Militare nella tutela delle infrastrutture e delle attività a carattere nazionale, e il Ministero dell'Ambiente nella tutela degli ecosistemi. Come le aree marine protette: "All'interno di queste aree è vietato fare attività di pesca e, in alcuni casi, anche solo il transito. Le monitoriamo per il Ministero dell'Ambiente, tra queste ci sono il Regno di Nettuno che comprende anche Ischia e Procida, l'Asinara e le Cinque Terre”.

Contrabbandieri e pescatori di frodo

I mari sono la via di comunicazione principale per la maggior parte delle merci nel mondo, soprattutto sulle lunghe tratte. E teatro di attività illegali, anche con riflessi geopolitici. Come il contrabbando di petrolio da parte di "flotte fantasma", che possono coinvolgere per esempio paesi sanzionati. Accade in tutto il mondo: "Aiutiamo il ministero degli Affari marittimi di Indonesia a contrastare le attività di pesca illecita all'interno delle loro acque economiche esclusive; svolgiamo attività antipirateria nel Golfo di Guinea; svolgiamo attività per la protezione di infrastrutture in mare, per esempio i cavi sottomarini.

Quindi monitoriamo ancoraggi, attività o anche eventuali altri indicatori di comportamenti anomali lungo il tracciato dei cavi e li notifichiamo immediatamente ai nostri clienti” prosegue Daffinà.

Su richiesta di utenti che operano nel settore, e-GEOS riesce a fornire anche supporto ad attività di search and rescue a imbarcazioni in difficoltà, in alto mare. Sulla superficie del mare, i satelliti vedono e localizzano con chiarezza anche banchi di ghiaccio e iceberg alla deriva, comprese le loro dimensioni. Come avere una vedetta sull'albero più alto, anche questo è un aiuto prezioso. Daffinà fa l'esempio della spedizione scientifica della Marina: "Supportiamo l'Istituto Idrografico nella campagna di ricerca High North. In questo caso forniamo rapporti giornalieri circa la presenza di banchi di ghiaccio lungo la rotta della nave Alliance, comunicando direttamente con l'equipaggio”.