In questa puntata, Space Panorama entra nel Control center della costellazione europea di posizionamento. I suoi satelliti guidano cittadini, flotte di aerei e navi, i servizi di emergenza di Protezioni civili e governi. E forniscono l'ora esatta a banche e mercati.
Dentro al Centro spaziale del Fucino c'è un altro centro spaziale, un portale attraverso il quale passano i segnali di una costellazione di satelliti strategica per moltissime attività, civili, finanziarie e governative. La settima puntata di Space Panorama vi porta nel Centro di controllo della costellazione Galileo, un gioiello europeo: "Ogni giorno usiamo Galileo, è un sistema satellitare di navigazione, posizionamento, sincronizzazione e temporizzazione - spiega Emiliano Agosta, project and technical director di Spaceopal - l'Europa ha dato una grossa prova di forza, di sinergia, creando un sistema che oggi è il più preciso al mondo, il più preciso del Gps, del Beidou cinese e del Glonass russo". Grazie alle sue performance, Galileo conta oltre 4 miliardi di utenti.
Servizi al cittadino e applicazioni strategiche
Lo usiamo quando cerchiamo il percorso migliore per raggiungere il luogo di un appuntamento, un'azienda, la casa di un amico; lo utilizza il corriere che deve recapitarci il pacco sulla soglia di casa; Galileo è anche un "controllore di volo" posizionato a 23.000 chilometri di altitudine, usato dagli aerei (ma anche dalle navi) per seguire la giusta rotta. La precisione di Galileo ha permesso, già alcuni anni fa, all'Agenzia spaziale europea di condurre un test di guida autonoma: "Si trattava di un'automobile dove tutti i vetri erano oscurati, si utilizzava il messaggio di navigazione Galileo e attraverso la precisione, perché raggiungiamo anche definizione di centimetri, è stato possibile fare manovre, addirittura parcheggi in completa sicurezza" ricorda Candido Fracassi di Telespazio, responsabile del Galileo Control center Italia.
Il segnale di questa costellazione pubblica voluta dall'Unione europea dà la possibilità a tutti gli stati membri di ricevere un messaggio per tutte le protezioni civili, i governi e le forze dell'ordine.
In una condizione di crisi, di emergenza, Galileo è disponibile 24 ore su 24 e può significare coordinare operazioni di soccorso e strategiche. Un sistema di cui beneficia però tutto il mondo. Celebre è l'episodio del 2020 durante la Vendée Globe, quando Kevin Escoffier concorrente della regata in solitaria attorno al mondo, naufragò nel mezzo del basso Atlantico. Accese il radiofaro di emergenza e si mise in attesa. Il segnale SOS rimbalzò sulle antenne Galileo, "come una sorta di urlo digitale nel vuoto, nel buio che ha potuto raggiungere la costellazione e da lì i centri di controllo e ha permesso ad un altro partecipante di raggiungere l'esatta posizione in un tempo ragionevole" ricorda Agosta.
L'ora esatta per l'economia mondiale
Ma proprio lo strumento ideato per permettere ai satelliti di triangolare in modo così preciso la nostra posizione, ha una funzione importantissima anche se meno evidente: fornisce l'ora esatta al miliardesimo di secondo: "Del segnale temporale gestito da un sistema di di navigazione, beneficiano anche e soprattutto le operazioni bancarie e finanziarie - precisa il manager di Spaceopal - ossia le operazioni che si svolgono in borsa e dove anche scarti di millesimi di secondo possono determinare impatti di milioni di dollari".
Per tutti questi motivi, il Centro del Fucino è un elemento critico di una rete che abbraccia il globo: "Basti pensare che durante il periodo della pandemia da Covid, grazie all'aiuto anche dell'esercito, sono state montate delle tende all'interno del teleporto del Fucino qui in Telespazio - ricorda Fracassi - e il team internazionale ha dormito qui in tenda per garantire la continuità e l'erogazione di questo servizio".
Pronta una nuova generazione di Galileo
Spaceopal è il gruppo che governa il servizio Galileo in tutta Europa, joint venture tra Telespazio del gruppo Leonardo e DLR GfR dell'Agenzia Spaziale tedesca. Gestisce il segnale dal centro del Fucino che arriva dai 32 satelliti Galileo in orbita: "Controlliamo una serie di antenne sparse in tutto il mondo, sono all'incirca 40 per la ricezione di questo messaggio e 20 per l'invio del messaggio a bordo della costellazione" evidenzia Fracassi.
E ora ci si prepara al cambio generazionale: "Qui al Fucino siamo prontissimi a supportare le istituzioni europee, in particolare Euspa, l'Agenzia Europea dei programmi spaziali. Infatti stiamo programmando, è già in corso, il passaggio alla seconda generazione di satelliti Galileo".
I satelliti Galileo di seconda generazione promettono un ulteriore salto di qualità: saranno ancora più precisi grazie a una nuova configurazione degli orologi atomici, il loro segnale ancora più sicuro, con connessione intersatellitare e propulsione elettrica.