03 maggio 2021
Il nuovo millennio è iniziato da poco più di 365 giorni, quando dalla base di Kourou in Guyana francese si stacca SICRAL 1. È il 7 febbraio 2001.
Il Sistema Italiano per Comunicazioni Riservate e Allarmi, questo il suo nome per esteso, ha una missione ambiziosa: garantire le telecomunicazioni alle forze armate nazionali in tutte le aree operative, anche lontano dal territorio italiano. Un compito che riuscirà a svolgere ben oltre il limite della sua vita operativa, stimata inizialmente in dieci anni.
La missione di SICRAL 1 è garantire le telecomunicazioni alle forze armate nazionali in tutte le aree operative, anche lontano dal territorio italiano. Photo: Arianespace/CNES/ESA
Per Telespazio, che gestisce la fase di messa in orbita e la gestione operativa del satellite per un anno, prima di affidarlo al Centro Interforze di Gestione e Controllo della Difesa italiana, si tratta dell’ultimo lancio prima dell’ufficializzazione del passaggio da Telecom Italia a Finmeccanica (oggi Leonardo) nel gennaio 2002.
Il programma SICRAL è la dimostrazione di quanto l’industria spaziale tricolore abbia imparato dal predecessore Italsat e rappresenta un trampolino di lancio per una nuova forma di finanziamento dei progetti.
Non c’è solo l’entrata in vigore della moneta unica. L’1 gennaio 2002 per Telespazio rappresenta anche il passaggio da Telecom al gruppo Finmeccanica, attualmente Leonardo.
Attraverso il PPP (Partenariato Pubblico Privato), Telespazio cofinanzierà a partire dal successivo SICRAL-1B le missioni riservandosi il diritto d’uso e di commercializzazione di una parte della capacità di trasmissione dei satelliti per offrire servizi ai Paesi della NATO.
I successivi satelliti della costellazione SICRAL saranno lanciati nel 2009 (SICRAL-1B) e nel 2015 (SICRAL-2).
Il 7 febbraio 2001 il satellite SICRAL 1 si stacca dalla rampa di lancio di Kourou, in Guyana Francese a bordo di un vettore Ariane 4 di Arianespace. VIDEO: Arianespace