Decollato dal Guiana Space Center di Kourou a bordo di un vettore Ariane 5 di Arianespace, una volta nello Spazio il JWST ha iniziato la complessa e delicata fase di crociera in direzione del punto langrangiano L2, distante 1,5 milioni di chilometri dalla Terra. In questa fase, conclusasi con successo nei giorni scorsi, il telescopio ha completato l'apertura del pannello a specchio, lo strumento che consentirà a scienziati e ricercatori di osservare le zone più remote e lontane dell’Universo.
Il JWST, frutto di una collaborazione tra la NASA, l’Agenzia Spaziale Europea ESA e la Canadian Space Agency, è un vero e proprio progetto internazionale, che ha coinvolto numerose aziende in tutto il mondo, tra cui Telespazio, che ha partecipato al progetto mettendo in campo la sua esperienza nelle operazioni di volo e nello sviluppo di software scientifici.
Dal Centro Spaziale Luigi Broglio di Malindi dell’Agenzia Spaziale Italiana, il personale di Telespazio ha supportato l’ASI nel tracciamento della traiettoria dell’Ariane 5 nelle immediate fasi successive al decollo da Kourou, contribuendo così al rilascio del telescopio nella corretta orbita.
Telespazio France, inoltre, è uno dei principali partner industriali proprio del Guiana Space Center, dove da oltre quarant’anni fornisce servizi che riguardano il funzionamento, la gestione e la manutenzione dei sistemi di terra per le campagne di lancio dei vettori Ariane, tra cui la missione del JWST.
Ma il lavoro di Telespazio coinvolge anche la controllata britannica Telespazio UK che sta supportando ESA nello sviluppo di tutti gli archivi scientifici della missione. Gli archivi sono una componente essenziale di una missione come quella del JWST, perché consentiranno alla comunità di scienziati di consultare rapidamente i dati e ampliare così la nostra conoscenza dell’intero Universo!