Telespazio celebra i suoi 60 anni

11 febbraio 2021

Un libro dedicato alla nostra storia e alle sfide che ci attendono nei prossimi decenni, una mostra fotografica, un programma di eventi digitali dedicati all’innovazione e alle tecnologie in ambito spaziale: un ricco programma di iniziative accompagnerà nel corso del 2021 i 60 anni di Telespazio. Un percorso iniziato nel 1961 e che ora punta direttamente verso il futuro.

Sessant’anni di attività densi di successi e di conquiste, che oggi rappresentano un vero e proprio trampolino per affrontare le sfide del domani, siano esse legate allo sviluppo tecnologico, alla ricerca della sostenibilità o alle evoluzioni sempre più rapide del mercato.

Fondata a Roma nell’ottobre del 1961 da Italcable e STET, Telespazio è oggi uno tra i principali operatori al mondo nel campo delle soluzioni e dei servizi satellitari.  La società nasce appena tre anni dopo la NASA con l’obiettivo di portare l’Italia nel circolo, allora ristrettissimo, dei Paesi in grado di avvalersi delle telecomunicazioni via satellite. Poco dopo, nei primi mesi del ’62, inizia la costruzione di quello che sarebbe diventato il più grande teleporto satellitare al mondo per usi civili: il Centro Spaziale del Fucino, in Abruzzo.

Dai primi collegamenti telefonici e televisivi via satellite tra le due sponde dell’Atlantico, resi possibili grazie all’impegno e alla dedizione di pochi tecnici e ingegneri, all’avvio di nuove attività come il controllo in orbita dei satelliti e l'osservazione della Terra; dalle reti per le comunicazioni di emergenza fino all’arrivo in Italia dei primi segnali internet; dai servizi di  navigazione e localizzazione fino al controllo satellitare di flotte di droni, la storia di Telespazio dal 1961 a oggi è contrassegnata di eventi che hanno inciso profondamente sulle abitudini di vita  di tutti noi.

Decennio dopo decennio, l’innovazione tecnologica è rimasta la cifra dell’azienda.

È chiaro ormai che le conquiste spaziali contribuiranno a cambiare in meglio il modo in cui viviamo e a creare un futuro più sostenibile per le nuove generazioni.

Già oggi, gli occhi di satelliti quali COSMO-SkyMed e le Sentinelle del programma Copernicus sono capaci di monitorare lo scioglimento dei ghiacciai, il taglio abusivo delle foreste, l’inquinamento delle città e molto altro. Domani, ancora di più, innovazioni come l’intelligenza artificiale, i big data, l’Internet of Things, oppure nuove costellazioni satellitari in grado di farci comunicare sempre più velocemente, di supportare gli spostamenti di persone, merci o veicoli, o di monitorare lo stato di salute del nostro pianeta, avranno a ruolo ancora più determinante nella vita sostenibile delle generazioni future.

E guardando un po’ più lontano, un cambiamento importante arriverà anche dai servizi a supporto dell’esplorazione spaziale. Replicare sulla Luna il modello che in sessant’anni Telespazio ha contribuito a creare sulla Terra è il prossimo passo, essenziale per costruire il primo avamposto umano sul suolo lunare e oltre.

Così come sarà essenziale sviluppare e fornire servizi di Space domain awareness che consentano di proteggere i satelliti e la strumentazione in orbita da collisioni accidentali con la crescente mole di detriti spaziali.

A tutto questo stiamo già lavorando, per questo i sessant’anni che vogliamo festeggiare non sono tanto quelli appena trascorsi, ma quelli che verranno.

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