Telespazio e la Luna: un legame sempre più forte

20 maggio 2021

Negli anni Sessanta Telespazio ha ricevuto e ritrasmesso le prime storiche immagini televisive dell’allunaggio. Ora, insieme ai nostri partner, siamo pronti per affrontare un nuovo passo: servizi di navigazione e telecomunicazioni per la Luna.

Internet per gli astronauti e turisti spaziali, sistemi di posizionamento per rover e veicoli a guida autonoma addetti al mining spaziale, comunicazioni rapide e sicure. Nei prossimi anni la Luna sarà la destinazione di decine di nuove missioni spaziali che avranno bisogno dei servizi di navigazione e telecomunicazione che tutti i giorni usiamo, grazie ai satelliti, sulla Terra.

Per questo l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), nell’ambito del progetto Moonlight, ha affidato ad un consorzio internazionale guidato da Telespazio uno studio per comprendere di cosa e come ci sarà bisogno per garantire servizi di navigazione e posizionamento sulla Luna e, soprattutto, come assicurare la sostenibilità finanziaria dell’intero progetto.

Telespazio guida un consorzio composto da operatori satellitari, come Inmarsat e Hispasat, aziende manifatturiere, Thales Alenia Space, OHB e MDA UK, piccole medie imprese e start-up come Argotec, ALTEC e Nanoracks Europe, Università e Centri di ricerca, quali SEE LAB SDA Bocconi e il Politecnico di Milano, che condividono l’idea che nei prossimi anni sul nostro satellite sarà al centro di una vera e propria Lunar Economy animata da missioni governative e private, servizi innovativi e un costante contatto tra la Terra e Luna.

“Nell’anno in cui celebra il suo sessantesimo anniversario, Telespazio è orgogliosa di guidare, al fianco di grandi, piccole e medie imprese e accademie, un progetto di tale rilevanza strategica per il futuro dell’esplorazione spaziale europea e mondiale. I servizi di comunicazione e posizionamento saranno fondamentali per consentire a donne e uomini una presenza sostenibile sulla Luna e potranno garantire ricadute positive per la vita sulla Terra”.

Luigi Pasquali, Amministratore Delegato di Telespazio.

L’infrastruttura immaginata dal consorzio sarà composta da stazioni lunari e terrestri e da satelliti in orbita intorno ai due corpi celesti, con il Centro Spaziale del Fucino di Telespazio che si propone come vero e proprio centro nevralgico del sistema e potrà ospitare i centri di controllo delle missioni, oltre alla gestione dei servizi.

Il Fucino conferma così il suo rapporto speciale con la Luna iniziato nel luglio del 1969, quando le sue antenne trasmisero a milioni i telespettatori italiani le storiche immagini in diretta dell’allunaggio dell’Apollo 11.

 

Comunicazioni rapide e sicure

 

Sulla Luna una rete di comunicazione affidabile, sicura e robusta sarà fondamentale per le attività di uomini e mezzi autonomi e lo sarà sempre più in futuro, quando le operazioni aumenteranno e interesseranno parti diverse del satellite.

Ad esempio, sarà necessario che i sistemi che vi opereranno possano parlare tra di loro ed essere controllati dalle basi sulla Luna, dall’orbita lunare e dalla Terra. E tutto questo dovrà essere garantito in ogni momento e senza interruzioni attraverso specifici servizi e una speciale infrastruttura.

Allo stesso modo, gli astronauti – o perché no, i turisti spaziali – avranno bisogno del costante contatto con la Terra, sia per svolgere le loro missioni e sia, più semplicemente, per parlare con i propri cari durante i lunghi periodi nello Spazio.

Già oggi, ad esempio, gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale hanno a disposizione una costante connessione ad internet che li aiuta oltre a mantenere un legame con la superficie li ha resi, con i loro post sui social network, dei veri e propri influencer dello Spazio.

Chissà se tra quale anno, invece degli stupendi scorsi del nostro pianeta, gli astronauti in missione sulla Luna non ci regaleranno gli scorsi dei mari lunari!

 

Un “navigatore” lunare

 

Gli attori protagonisti dell’esplorazione spaziale e della Lunar economy avranno anche il bisogno di muoversi in sicurezza, conoscendo dove si trovano e, soprattutto, la corretta rotta verso la loro destinazione.

In quest’ottica i sistemi di navigazione e posizionamento – come Galileo o GPS che usiamo sulla Terra – saranno fondamentali per guidare, ad esempio, i rover destinati al mining spaziale, una delle più grandi prospettive della futura Lunar Economy.

Che sia la ricerca delle cosiddette terre rare oppure l’estrazione dell’acqua e dell’ossigeno dalla regolite per creare il carburante per i veicoli spaziali, è ormai evidente che il mining sia un elemento chiave per l’esplorazione spaziale sia perché ne garantisce la sostenibilità economica – generando potenziali ricavi per le aziende coinvolte – e sia perché crea le basi per le successive esplorazione del Sistema Solare.

Creare il carburante direttamente sul nostro satellite permetterebbe ad esempio di spingersi concretamente un po’ più in là, verso l’esplorazione umana di Marte.

E anche sulla Luna, così come oggi lo sono sulla Terra, i servizi di navigazione e posizionamento e di telecomunicazioni possono essere dei veri e propri abilitatori per ulteriori applicazioni e innovazioni, un volano per un’esplorazione sostenibile del satellite per la nascita della Lunar economy.

 

 

Image: SOM's Moon Village. © SOM | Slashcube GmbH

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