Space Rider
Space Rider è un veicolo spaziale riutilizzabile, senza pilota, capace di trasportare in orbita bassa terrestre (500 Km circa) esperimenti scientifici e tecnologici. Una volta completata la sua missione, della durata di due mesi, Space Rider è in grado di atterrare autonomamente su una pista per essere ri-utilizzato.

Space Rider sarà lanciato a bordo di un vettore VEGA-C dallo spazioporto europeo di Kourou, in Guyana Francese.

Space Rider è un progetto dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per consentire esperimenti tecnologici e di ricerca in campi che spaziano dalla farmaceutica, biomedicina, alla biologia fino alle scienze naturali.

Nel dicembre del 2020, l’ESA ha siglato il contratto iniziale con il team industriale che svilupperà il primo Space Rider, che potrà sostenere un minimo di 5 missioni.

Il contratto include lo sviluppo del segmento spaziale e del relativo segmento di Terra. Il lancio e le operazioni in orbita saranno regolati da accordi successivi.

Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), e AVIO realizzeranno il veicolo spaziale, che sarà composto da due elementi principali: l’AVUM Orbital Module (AOM), di responsabilità di AVIO, e il Re-entry Module (RM), responsabilità invece di Thales Alenia Space.

Il ruolo di Telespazio

Telespazio ha la responsabilità, insieme ad ALTEC, delle attività di design, sviluppo e validazione del Ground Segment e delle operazioni in orbita. Le due aziende agiranno come Co-Prime, in maniera integrata.

Telespazio è responsabile delle attività di sviluppo, integrazione e validazione del VCC-OC (Vehicle Control Centre-Operations Control) e dello sviluppo, validazione ed esecuzione delle operazioni di volo, sia per la fase LEOP (Launch and Early Orbit Phase) che per la fase di “routine”. Inoltre, Telespazio sarà responsabile del design e della validazione del Ground Stations Network.

Tutte le operazioni di volo saranno gestite dal Centro spaziale del Fucino. Da qui Telespazio controllerà la fase di rientro in atmosfera dell’AVUM Orbital Module.

ALTEC, invece, avrà la responsabilità delle fasi di rientro e atterraggio del Re-entry Module (RM), che seguirà dal VCC-LC (Vehicle Control Center-Landing Control), sviluppato da Telespazio e ospitato a Torino.

A Torino sarà ospitato anche il Payload Ground Control Center, o PGCC, da cui ALTEC gestirà gli esperimenti durante la fase orbitale della missione.