#T-TeC 2020, Telespazio premia l’innovazione dei giovani studenti europei

Roma  15 dicembre 2020 11:45

Nuovi sistemi per le comunicazioni interplanetarie, reti neurali che renderanno più sicuro il traffico aereo, software che miglioreranno i servizi Galileo, servizi per un’agricoltura sostenibile e lotta agli incendi grazie all’intelligenza artificiale. Sono questi i contenuti di alcune delle proposte che hanno preso parte al #T-TeC 2020, il contest di Open Innovation di Telespazio, una joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%), che si è chiuso oggi con la cerimonia premiazione dei progetti vincitori. Il progetto è parte del più ampio “Ideas Factory” di Leonardo.

Dall’Italia al Regno Unito, passando per Francia, Germania e Spagna, l’edizione 2020 del #T-TeC (Telespazio Technology Contest) ha visto la partecipazione di 50 tra studenti, dottorandi e ricercatori provenienti da 32 dipartimenti di 20 Università di 15 città europee, che si sono sfidati con idee e soluzioni innovative nel campo spaziale e aeronautico. 

All’evento, svoltosi in forma digitale, hanno partecipato in diretta streaming i rappresentati dei team in gara e sono intervenuti Luigi Pasquali, Amministratore Delegato di Telespazio, Roberto Cingolani, Chief Technology & Innovation Officer di Leonardo e Marco Brancati, Chief Technology & Innovation Officer di Telespazio.

In pieno spirito Open Innovation, il #T-TeC è per noi soprattutto una grande opportunità per portare avanti un percorso di innovazione, accogliendo idee e progetti dal mondo universitario. I partecipanti al contest, infatti, si sono confrontati su temi tecnologici di importanza strategica per Telespazio che costituiscono già oggi i principali filoni di ricerca e sviluppo dell’azienda. Anche grazie a iniziative come il #T-TeC siamo pronti ad affrontare al meglio le sfide del futuro”, ha dichiarato Luigi Pasquali, Amministratore Delegato di Telespazio.

Viviamo in un periodo in cui l’umanità ha bisogno di guardare allo spazio come la frontiera del futuro. Tutto quello che facciamo oggi per ricerca spaziale, infatti, renderà il mondo più sostenibile e avrà un ruolo di primaria importanza per tutti noi. Per questo come Leonardo crediamo molto nell’approccio di Open Innovation e in iniziative come il #T-TeC di Telespazio, grandi occasioni per condividere innovazione e tecnologia con studenti e ricercatori da tutta Europa”, ha dichiarato Roberto Cingolani, Chief Technology & Innovation Officer di Leonardo.

I partecipati al #T-TeC 2020 hanno potuto scegliere di confrontarsi tra diversi temi tecnologici: Piattaforme e applicazioni di Geo informazione; Ground Segment e Ground-as-a-Service; Sistemi autonomi e senza pilota; Comunicazioni ibride; Cybersecurity in ambito spaziale; Esplorazione spaziale; Servizi in orbita; Comunicazioni quantistiche; Space Traffic Management & Space Domain Awareness. Due le categorie in cui è stata suddivisa la competizione: “Light”, dedicata all’integrazione di tecnologie esistenti al fine di creare nuovi servizi; e “Photon”, riguardante invece lo sviluppo di nuove tecnologie.

Per la categoria “Light” ad aggiudicarsi i diecimila euro in palio è stato il team dell’Università Federico II di Napoli, che ha proposto il progetto “MATES- MArs Telecommunications System”, un sistema di telecomunicazioni per le future missioni robotiche e con equipaggio su Marte.

La categoria “Photon”, invece, ha visto la vittoria di due team ad ex aequo, quello dell’Università Politecnico della Catalogna, con il progetto “Development of software tool for a receiver to provide precise positioning using the Galileo High Accuracy Service (HAS)”, in grado di migliorare via software la precisione del sistema di navigazione Galileo, e dell’Università “Sapienza” di Roma, con il progetto “Forest fire propagation prediction with convolutional neural network using remotely sensed products”, in grado di predire, grazie alle reti neurali, la propagazione degli incendi. I due team divideranno il premio da diecimila euro.

Oltre ai tre vincitori, due menzioni speciali sono state assegnate al team formato dall’Università di Leicester insieme con ARIESPACE, spinoff della Federico II di Napoli, e all’Università di Bologna. I primi, nell’ambito “Light”, hanno presentato “Crystal Crop-The Crystal ball for your Harvest”, ideato per migliorare le tecniche di raccolto, mentre i secondi – per la categoria “Photon” - il progetto “Onboard Automation of Collision Avoidance Decisions”, che utilizza l’intelligenza artificiale per evitare le collisioni in volo.