Al termine delle operazioni di messa in orbita, i nuovi satelliti raggiungeranno la loro orbita finale a una distanza di 23.222 km dalla Terra.
Entro la fine del 2016 saranno lanciati altri 4 satelliti del programma Galileo con un vettore Ariane 5 ES.
L’Italia ha un ruolo fondamentale nello sviluppo del programma Galileo attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e tramite il coinvolgimento dell’industria nazionale con Finmeccanica-Leonardo, Telespazio e Thales Alenia Space.
In particolare, Telespazio svolge un ruolo di primaria importanza in Galileo, avendo realizzato presso il Centro Spaziale del Fucino uno dei due centri di controllo che gestiscono la costellazione e la missione del programma. Inoltre, attraverso Spaceopal - società costituita in joint venture paritetica con DLR/GfR - Telespazio è responsabile delle operazioni di missione e delle relative attività di sicurezza garantendo la gestione e la delivery del messaggio di navigazione.
Dopo ogni lancio, il Centro di Controllo Galileo del Fucino è coinvolto nelle attività IOT (In Orbit Test) del programma, volte a verificare le funzionalità e le prestazioni dei payload a bordo dei satelliti, e nel successivo inserimento dei nuovi satelliti nelle operazioni di missione.
Nelle operazioni di lancio un ruolo importante è rivestito da Telespazio France che da Tolosa e da Kourou supporta il CNES e Arianespace nella gestione del Centro di lancio in Guyana e nelle operazioni di lancio e messa in orbita.
Anche Telespazio VEGA Deutschland è fortemente coinvolta in molti aspetti del programma Galileo, e opera principalmente presso il Centro ESOC a Darmstadt.
Telespazio è impegnata nella fase di validazione degli early services del programma e nella realizzazione di applicazioni basate su Galileo, che favoriranno lo sviluppo e la diffusione di servizi innovativi in molteplici settori: trasporti, telecomunicazioni, geodesia, esplorazioni petrolifere e minerarie.
Il programma Galileo nasce dalla collaborazione dell’Unione Europea con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per migliorare l’autonomia tecnologica dell'Europa e definire gli standard internazionali per i sistemi globali di navigazione satellitare. Scopo del programma è la realizzazione di un sistema di navigazione satellitare capace di fornire un servizio di posizionamento globale affidabile e ad alta precisione per tutti i tipi di applicazioni civili, fra cui i sistemi aerei, inclusi quelli a pilotaggio remoto (droni).
Una volta completata, la costellazione di Galileo sarà formata da 30 satelliti (27 operativi e 3 di riserva), ma ne basteranno già 24 per rendere pienamente operativa la rete di navigazione satellitare europea.